lunedì 23 dicembre 2013

Baffic moments #2

"Vorrei una pompa per gonfiare le palle"

Considerato che pensavo al seguente oggetto...



















... Credo che avrei potuto esprimermi molto meglio con la commessa del negozio di articoli sportivi.

mercoledì 18 dicembre 2013

Principi di economia del baffo

Volevo dedicare un post su come si possa campare con i 4 Euro che mi restavano nel portafogli per una settimana in una città come Milano ma, dopo avere speso i soldi rimanenti in un rum e pera e avere fatto  80 Euro di debiti per tre regali di compleanno, il tutto nel giro di due giorni, purtroppo non credo di essere la persona più adatta per dispensare consigli, se non questo:

Alla base di una buona economia domestica stanno l'antisocialità e la mancanza di amici.

sabato 14 dicembre 2013

Forza Baffo

Stamani la mia ragazza mi ha mandato il link del sito del cane di Berlusconi (http://www.forza-dudu.it/): ho ritenuto giusto condividere con voi il contenuto di questa scoperta molto interessante.

Visita la mia pagina ufficiale su Facebook
Ciao a tutti sono Dudù, sono nato il 16 dicembre 2012 e vivo ad Arcore e a Roma.

Sono dolce e affettuoso e voglio tanto bene ai miei genitori adottivi Francesca e Silvio.

Il mio peggior difetto è rosicchiare i mobili, in particolare i piedi delle sedie: mmm che divertimento!

Il mio miglior pregio: la fedeltà e il coraggio
(sono due migliori pregi, non un miglior pregio). Voler bene a tutti senza distinzione alcuna
(credo che qui Dudù desse per scontato che vuole bene a tutti senza distinzione alcuna tranne gay, immigrati, Magistratura di sinistra e dittatura monetaria).
Il mio gioco preferito è la palla: ho imparato addirittura a prenderla al volo.


Adoro rovistare nelle cose della Mamma. Mi diverto un sacco a scorrazzare per il parco di Arcore.

Lì incontro spesso i miei amici: Byron Moreno, Puggy, Mia, Otto e Arturo.

Il mio cibo preferito: pollo bollito e le crocchette al gusto manzo e riso.

La mamma una volta alla settimana mi porta a fare il bagnetto
e una volta al mese vado dal mio amico veterinario Federico Coccìa.
Spesso gironzolando per casa vedo il Papà sempre al lavoro, incontra tante persone ma per me il più
bravo e il più gentile è sempre lui!

Sono tanto fortunato perchè vivo in una famiglia


che mi circonda di attenzioni e di affetto.
Questo mi fa pensare agli amici meno fortunati di me.
È per questo che sono qui: per dare loro aiuto e sostegno!
Bau


Non sapevo che un cane fosse in grado di scrivere in prima persona gli eventi e le passioni più importanti della sua vita, e ho scoperto che abbiamo molte più passioni in comune di quanto pensassi. Mi è piaciuta molto la cura del layout: il verde melina è il colore della speranza, e noi amici italiani degli animali non dobbiamo di certo perderla in questo periodo di signoraggi bancari e potentati giudiziari.

Per quanto riguarda le scelte stilistiche, trovo molto rispettoso il fatto che il cane nomini suo padre adottivo con riverenza usando la "P" maiuscola, e sono contento che sia capace di riconoscere i suoi errori ricordandosi che la donna debba essere sempre subordinata all'uomo e scrivendo la parola "mamma" la seconda volta con la "M" minuscola: caro Dudù, ti sei salvato in corner, ma ti prego di fare attenzione la prossima volta sul fatto che mamma e Papà nella Famiglia (che sono sicuro riterrai anche tu un'Istituzione Sacra, quindi ti consiglio di usare la prossima volta la lettera maiuscola pure per questa parola) hanno ruoli e importanze molto diversi. Mi sono infine emozionato quando ho notato che l'autore abbia voluto darci il commiato con un termine che denota il suo background culturale di bestia.


Dudù che dà una leccata sul mento della sua mamma. Mamma, non cagna.. Ehi, piano con le offese!

Il bello di Dudù è che riesce a essere molto comunicativo, e il suo punto di vista emerge sempre forte e chiaro. Questo mi ha un pò demoralizzato, se devo essere sincero: io ci ho provato finora ad avere i suoi risultati, ma niente da fare, non sono riuscito a farvi entrare nel mio mondo come invece lui c'è riuscito in poche righe, e di questo me ne dispiaccio... Credo sia giusto cambiare le cose però, non posso perpetrare gli stessi errori all'infinito! È bene che anch'io mi adatti allo stile di Dudù, così magari verrò adottato da Berlusconi e avrò un fan club tutto per me.

Visita la mia pagina ufficiale su Facebook
Ciao a tutti sono Baffo, sono nato il *violazione della privacy e vivo a *violazione della privacy e a *violazione della privacy.

Sono dolce e affettuoso e vorrei tanto bene ai miei genitori, se solo mi riconoscessero come loro figlio.

Il mio peggior difetto è lanciare le pietre dal cavalcavia, meglio se di grandi dimensioni: mmm che divertimento!

Il mio miglior pregio: il coraggio (Dudù ne ha comunque più di me, ed è inutile che vi stia a raccontare tutte le occasioni in cui l'ha dimostrato perchè ci perderemmo una giornata, senza contare che le conoscete benissimo quindi ci siamo capiti). Voler bene a tutti quelli che mi fanno l'elemosina senza distinzione alcuna.

Il mio gioco preferito è il vomito autoindotto: ho imparato addirittura a farlo saltando.


Adoro rovistare nel portafoglio della Mamma entrando di soppiatto a casa sua mentre dorme, e nella spazzatura delle persone che stalkero. Anch'io mi diverto un sacco a scorrazzare per il parco di Arcore.

Lì incontro spesso i miei amici:
*violazione della privacy... No, non ce la faccio a mentire: non c'è violazione della privacy perchè non ho amici, o meglio non ho amici che sono al momento vivi. Sono tutti morti, se li voglio incontrare devo andare al cimitero di *violazione della privacy .
Il mio cibo per cani preferito è lo stesso di Dudù: pollo bollito e le crocchette al gusto manzo e riso.

I servizi sociali una volta alla settimana mi portano a fare il bagnetto
e una volta al mese vado dal veterinario della mutua a farmi curare le ragadi e le infezioni veneree.
Spesso gironzolando per casa vedo il Papa sempre al lavoro, incontra tante persone ma per me il più
bravo e il più gentile è sempre *inserisci nome della persona che offrirà più soldi per farsi pubblicità qui.

Sono tanto fortunato perchè non sono ancora morto di fame.
Questo mi fa pensare agli amici meno fortunati di me, ovvero quelli del cimitero.
È per questo che sono qui: per vomitare sulle loro lapidi, e per trovare i soldi che mi permettano di comprare qualcosa da mangiare per almeno 3 giorni!
Blorp

domenica 8 dicembre 2013

Baffee & TV #1

Devo pulire camera mia.

Non lo dico tanto per lo strato di polvere che fa quasi sembrare le boccette di colore acrilico adagiate sulla scrivania dei preparati alchemici: non so più come dire alla strega del secondo piano che la deve smettere di travestirsi da governante, entrare a casa nostra e guardarli con gli occhioni dolci, anche perchè il mio verde oliva non è l'estratto di rana che cerca lei.

Non lo dico neanche per giustificare lo sfratto ai danni degli animali della foresta andati in letargo tra i vari strati di vestiti che ho indossato e lanciato sulla poltrona in queste ultime settimane.

Lo dico perchè le ore passano inesorabilmente, gli eventi improrogabili si avvicinano sempre più e io alla fine della giornata non ho combinato nulla di costruttivo che abbia migliorato la qualità della mia vita nell'immediato: mettere almeno a posto la mia stanza monda di letame ferino e particelle soffocanti mi eviterebbe di rischiare di andare in insufficienza respiratoria ogni venti minuti, come invece succede adesso.
Un momento... Per chi vorrebbe ribattere alla mia visione degli eventi nominando lo studio spendo due parole: beh,prima di tutto bisognerebbe essere certi che sia un'attività davvero costruttiva (e questo è tutto da dimostrare), e poi, anche se lo fosse, non lo è di certo nell'immediato: se tutto va bene, potremo goderci il frutto dei nostri studi dopo i canonici 15-20 anni di disoccupazione che ci spettano di diritto.

Il mio problema è che ultimamente trascorro gran parte del mio tempo in uno stato di trance che non mi permette di fare nulla di utile per la società: ciò non è dovuto al fatto che sono un tossicodipendente, nè agli steroidi che assumo regolarmente per fare esplodere sempre di più i miei pettorali . No, non è dovuto nemmeno al mio deterioramento cognitivo progressivo che sta compromettendo il mio stato di coscienza.

Almeno, credo che non sia dovuto SOLAMENTE a questi tre fattori, ma al fatto che su Youtube mi sono imbattuto in due canzoni che mi hanno fottuto quello che restava del mio cervello, e passo le giornate a sentirle... E sostanzialmente non fare altro. So che prima o poi capita a tutti questo genere di situazione, però sappiate che, prima che le mie cellule di Melchiorre si attivino e rendano irreversibile il danno cognitivo (è brutto da dire, ma quel topo non abbandona mai i miei pensieri), ho bisogno dell'antidoto per queste due canzoni.

INCANTESIMO NUMERO UNO: "Foxtrot Uniform Charlie Kilo", dei Bloodhound Gang.
Grazie a loro ho raggiunto nuove vette nella comprensione del termine "Sex addiction" (e questo è un male),  la parte strumentale mi ha ricordato "Zeta reticoli" dei Meganoidi (e questo è un bene, almeno per me), le porno operaie c'erano pure in un video di Benny Benassi che il mio animo quattordicenne non dimenticherà mai (e questo è un boh),senza contare la presenza di Bam Margera (e questo è un bene) e la scena finale del video (e questo è un vaffanculone gigante)... Fatto sta che in questi ultimi due giorni l'ho sentita qualcosa come 24 volte: per ascoltare questa canzone mi sono pure dimenticato di fare la spesa, nutrire il fratello e scacciare la strega-ladrona di casa (troppo tardi, dovrò ricomprare metà delle boccette che avevo). Prima di biasimarmi, fate caso alle iniziali delle parole che compongono il titolo della canzone.


INCANTESIMO NUMERO DUE: "You! Me! Dancing!", dei Los Campesinos.
Prima scherzavo: non sono un tossicodipendente. Devo però dire che ascoltare questo pezzo trovato per caso su Youtube mi esalta manco mi fossi tirato tre piste di coca una dietro l'altra e mi viene voglia di danzare e danzare, quindi credo che a ogni ascolto le mie sinapsi e i miei neuroni saltino in aria come gli omini del video. La cosa buona è che non l'ho ancora scaricata sul telefono, quindi, almeno per ora, posso evitare di mostrare il mio lato ballerino in metro o per strada... Comunque, se penso alla parte strumentale mi parte la sindrome da astinenza.




Vi prego, non mi abbandonate. Aiutatemi, portatemi l'antidoto, chiamate qualche sciamano, insomma fate qualcosa! Non lasciatemi solo con quel topo comunista del cazzo, vi scongiuro...

venerdì 6 dicembre 2013

That's baff folks (seconda parte)

Posso finalmente dire di avere smaltito l'overdose da ketamina.
No, non ne faccio un uso voluttuario per fortuna, ma dovete sapere che questa droga non viene rilasciata solo dalle calzature-pusher di Lapitch sotto forma di cristalli inalabili, ma anche da neuroni specializzati presenti nel cervello di ognuno di noi, le cosiddette cellule di Melchiorre, che liberano massivamente e ubiquitariamente la droga appena viene anche solo pensata la parola "Lapitch": io quella parola l'ho pensata, scritta e letta troppe volte la sera in cui ho scritto la prima parte di questo post, quindi sarà bene evitare di ripetere lo stesso errore.

Comunque, ciò che conta è che ora posso parlare di questa roba qua.

Dopo due settimane, non riesco ancora a decidermi su chi mi turba di più tra Porky Pig post dieta Dukan, la misteriosa malattia di Gatto Silvestro, papera Maria De Filippi e l'evitabilissimo episodio della serie "Il topo c'è ma non si vede" in alto a sinistra.
Fondamentalmente la mia impressione su questo cartone è stata pessima, e fondamentalmente mi baso su pregiudizi basati sulla visione di due soli orridi episodi: fondamentalmente credo di potermi accontentare di non approfondire la mia conoscenza di questo cartone animato, in quanto nella vita c'è molto di meglio da fare che vedere remake penosi... Dicevo, c'è molto di meglio da fare, come sentire le canzoni di Bello Figo Gu, giusto per fare un esempio. MINGHIIIIIIIIIIIIEI.

Le premesse di questa serie sono agghiaccianti: Bugs Bunny e Daffy Duck convivono (e non si sa bene per quale motivo considerato che si sono sempre odiati) in una tipica casa della middle class americana. Non ho capito bene se lavorano o sono disoccupati o finti invalidi: l'ipotesi più plausibile che mi è venuta in mente è che, condividendo la stessa assicurazione sanitaria ed essendo entrambi affetti da acromegalia, gli hanno trovato una dimora dove abitare insieme il più vicino possibile all'ospedale, per proseguire agevolmente le cure.
Pur essendo poveri e malati, sia Bugs che Daffy hanno la fidanzata, e immagino che in qualche puntata che non ho visto, in onore dei bei vecchi tempi, commettano qualche azione ai limiti della legalità; purtroppo hanno almeno due abitudini indicative a mio avviso di una vita orribile: hanno una cura meticolosa per la casa, pur essendo due animali incapaci di controllare per più di due minuti i propri sfinteri, e (questo secondo punto è cruciale) passano le giornate in un CENTRO COMMERCIALE.
La cosa peggiore è che non capisco cosa possano fare di divertente degli animali antropomorfi in un centro commerciale, noto anche come il luogo che concentra dentro di sè il più alto numero di malinconici, depressi e abbrutiti della società contemporanea (lo stadio fa classifica a sè, in quanto concentra dentro di sè il più alto numero di pregiudicati): fateci caso, ogni volta che entrate in un centro commerciale assistite a un aumento dei pensieri negativi che vi passano per la testa/sparatorie tra gang sudamericane/qualche suicidio di massa. Tra l'altro, considerato che la verve di Bugs e Daffy che poteva essere sfruttata per diventare pusher o scippatore è andata perduta a favore di una conoscenza meticolosa dell'economia domestica, presumo che passino a filarsi qualche commessa di Piazza Italia, comprare prodotti in offerta al supermercato e lamentarsi del governo ladro.

Entrambe le trame di questi due episodi sono senza alcuna ombra di dubbio dei plagi: mentre della prima posso dire con un certo margine di sicurezza che è stata copiata da Beverly Hills 90210, della seconda non mi è venuta in mente nessuna serie con delle tematiche tanto soporifere e al contempo snervanti... Forse solo un documentario sulle variazioni dei tassi di cambio negli anni '90 può essere stato la fonte d'ispirazione a un suicidio di puntata come il secondo episodio.
Comunque, ecco qua la sinossi delle due puntate:

-EPISODIO 1: Daffy è con Lola Bunny al centro commerciale, le dice in un modo non censurabile dal MOIGE che vuole farsi una papera somigliante a Maria De Filippi ma femmina e con i capelli castani, ma non sa come approcciarla. La coniglia gli spiega qualche tecnica per fare impazzire Mary Duck, ma Lola, nonostante stia con Bugs e sia, come già detto, una coniglia, si infatua di lui . Daffy e Bugs si spostano a casa di Daffy mentre Bugs non c'è, Daffy ne approfitta per farsi una doccia e poi succede questo...

... Dopo questo preciso fotogramma sono scoppiato a piangere e ho ripetuto 30 volte la parola "Lapitch" perchè volevo morire: le cellule di Melchiorre hanno fatto il loro dovere e sono andato in overdose... Purtroppo il mio è stato solo un mancato suicidio.

Ho ripreso conoscenza nel momento in cui iniziava il secondo episodio.

-EPISODIO 2: Yosemite Sam è vicino di casa di Daffy e Bugs, e gli chiede aiuto per una questione imprecisata: non mi ricordo bene che cavolo avesse intenzione di fare, forse mettere un'antenna abusiva per vedere le partite del Napoli; sono sicuro però che l'attuazione del suo piano avrebbe richiesto l'intervento immediato della Guardia di Finanza. Yosemite Sam, Daffy e Bugs installano l'antenna, ma qualcosa va storto e il generatore di corrente della casa di Yosemite Sam va in cortocircuito. È possibile che io abbia confabulato finora (magari i tre si trovavano sul tetto per motivi totalmente diversi); ciò che conta veramente sapere è che Bugs dopo l'imprevisto esclama quello che in un cartone per bambini corrisponde a una bestemmia pronunciata davanti al Papa:
"Ehi amico, chissà quanto pagherai di tasse per colpa di questo scherzetto!"
...
TASSE? MA COME OSI??? COME OSI BRUTTO STRONZO!!!!!!!!!!!!!
I bambini, per quanto rimbecilliti possano essere, non dovrebbero mai sentire parlare di tasse e contabilità da un coniglio che vaga in compagnia di un papero che si scopa la sua ragazza!
Dopo questa battuta degna del figlio di un impiegato di un'agenzia di rating, ho iniziato a schiumare dalla rabbia, mi sono sniffato qualche tubetto di colla e ho perso i sensi ma, purtroppo anche stavolta, non la vita .

Da questa lugubre esperienza ho ricavato non una, ma ben due morali della favola:
1) A prescindere da quanto possa piacerti una serie TV o un film, diffida sempre di ogni seguito perchè è la volta buona che il tuo beniamino dei bei tempi andati si riveli in realtà un coglione dalle proporzioni bibliche.
2) Per fare lo sceneggiatore di un serie animata per bambini basta sapere leggere le trame di vecchi successi per teenager e giovani adulti e riciclarle nella maniera più grossolana e irritante possibile, dimenticandosi possibilmente che il pubblico di riferimento è formato da bambini e non da Tarantino e registi di Dawson's Creek in miniatura.


A proposito della seconda morale della favola, sono lieto di annunciarvi che voglio diventare anch'io uno sceneggiatore di questa serie del cazzo, ragion per cui ho buttato giù qualche trama per i nuovi episodi della prossima stagione dei Looney Tunes. Se tra i lettori del blog c'è per caso un produttore della Warner Bros, bene, mi rivolgo a te: non esitare a contattarmi! Ti faccio il prezzo da amico di 3 Euro a episodio, oltre non posso andare perchè tengo famiglia:

-Daffy e Bugs vincono 20 Euro al Gratta e vinci, ma se li sputtanano alle slot machines e alla fine della giornata vanno in rosso di 200 Euro;
-Bugs rincasa  prima del previsto perchè non ha trovato alle poste nessuna coda, quindi trova Daffy e Lola che ci danno dentro e senza battere ciglio estrae una rivoltella, se la punta alla tempia e decide di spargere pezzi di cervello di coniglio dappertutto;
-In città arriva l'on.Mario Monti Bunny a tenere un convegno sulle nuove frontiere del risparmio. I Looney Tunes partecipano con grande entusiasmo all'evento e risparmiano un sacco di soldi per la gioia dei loro conti correnti;
-Daffy compra Titti, chiede al veterinario cosa deve mangiare il canarino e il veterinario gli dice di non dargli troppo mangime. Daffy gli dà troppo mangime. Titti muore. Fine della puntata;
-Mary Duck rimane incinta di Daffy ma decide di abortire (lei è un uccello e gli uccelli fanno le uova, il punto è che non so bene come funzioni un aborto in un oviparo: bisogna trovare l'espediente cinematografico adatto per giustificarlo). Daffy è affranto una volta appresa la decisione della sua compagna, ma passa la notte dell'aborto con Lola, non con Mary Duck;
-Bugs e Daffy assumono la mamma di Speedy Gonzales per fare le pulizie di casa, evitando di dirle che non hanno i soldi per pagarla: quando la mamma di Speedy lo scopre, lo fa sapere ai suoi protettori, che prontamente chiedono a Bugs e Daffy di fare i corrieri della droga per il cartello della città di Juarez. Bugs e Daffy vengono scoperti e ammazzati dalla polizia federale, e le loro carcasse vengono date in pasto ai cani antidroga;
-Porky Pig viene ricoverato d'urgenza perchè è arrivato a pesare 25 Kg e si rifiuta di mangiare. Porky Pig muore, ma siccome del maiale non si butta via niente i Looney Tunes ne approfittano per spolpargli le carni e fare un pasto gratis;
-Daffy e Bugs non hanno più soldi per pagare le tasse, quindi votano Berlusconi alle elezioni politiche del Febbraio 2013 e vanno alle poste per avere il rimborso dell'IMU, ma scoprono che era tutta una presa per il culo e diventano grillini.
Ehi ragaffi, qualcofa mi dice che qualche blogger uferà quefta immagine scimmiottando Daffy e difendo qualcofa del tipo "Ferto che questo blog fuper divertente lo potevamo fcoprire anche prima che veniffimo fputtanati di brutto!"

domenica 1 dicembre 2013

Il metodo Baffo

Scrivo questo post perchè credo di avere finalmente trovato il metodo ideale per studiare e imparare le malattie cerebrovascolari nella maniera più proficua possibile: sono abbastanza fiducioso che questo metodo funzioni non solo per la Neurologia, ma anche per le altre branche del sapere, comprese Numismatica, Ingegneria aerospaziale e Fantacalcio... Seguiranno le istruzioni dettagliate per giungere all'agognato obiettivo.

 1. Posizionate la fonte del sapere su una superficie piana: un tavolo da lavoro va benissimo.

 

 2. Cercate nella fonte del sapere il capitolo dedicato alle malattie cerebrovascolari.






3. Voltatevi leggermente verso destra dopo due righe di lettura, e scoprite che sul tavolo è adagiato da tempo immemore un Munny da appendere all'albero di Natale, mai dipinto e caduto nell'oblio fino a quel momento.





4. Estraete il Munny dimenticato dalla scatola e pensate che forse, quasi quasi, discutendone con la dirimpettaia del tavolo al quale siete seduti...






5. Chiudete la fonte del sapere e spostatela in un qualunque altro punto della casa (se non avete un altro tavolo o un comodino, per la circostanza può andare benissimo pure un letto, meglio se disfatto e con qualche vestito già indossato sopra le lenzuola).





6. Corrompete la dirimpettaia del tavolo (se siete da soli in casa non vi preoccupate, va anche bene autocorrompervi: il risultato è garantito lo stesso!), e fate qualche prova preliminare disegnando lo schizzo del soggetto da dipingere, poi cancellate tutto.






7. Date tre mani di viola sul volto del Munny, e aspettate 15 minuti ogni volta affinchè il colore si asciughi in modo adeguato: per i colori acrilici non usate mai troppa acqua per diluire, sennò rischiate di mandare all'aria tante ore di duro lavoro, mi raccomando!





8. Prendete un pò di colla vinilica e diluitela con dell'acqua... No, non dovete farlo: vi sto solo prendendo per il culo. Però sul serio, smettete di canticchiare la canzone di Art Attack perchè questo non è il blog di Muciaccia (e ovviamente nemmeno di Sandra Milo).

8bis. Fatevi aiutare dall'assistente affinchè rivesta con la carta da regalo, rigorosamente natalizia, l'intera miniatura. Per un lavoro di precisione è molto utile avere a disposizione un bisturi: chi ha in famiglia medici, architetti o serial killer non dovrebbe avere difficoltà a procurarsene uno. Non abbiate paura ad usare lo scotch: per quanto possa sembrare poco artistico, dà un tocco di realismo al lavoro che volete ottenere.


 9. Completate il rivestimento di tronco e arti.


10. Rivestite la testa del Munny, lasciando un ampio colletto da ribaltare e strappare con le mani: in questo modo si crea l'effetto ricercato di carta stracciata in un modo sufficientemente animalesco per i nostri scopi.




11. Affucatevi con una sfincia di San Giuseppe.






12. Dipingete il volto del Munny,  dando prima due mani di colore di fondo (il giallo ha bisogno di almeno 3 mani per dare un risultato apprezzabile)...





... E  concentrandosi poi sui dettagli: la mia assistente è persona dotata di grande genio artistico, ragion per cui ha avuto la brillante idea di arricchire il mostro impacchettato vivo come regalo di Natale con tanto di fiocchetto fru fru: sbizzarritevi coi particolari, e scegliete l'espressione del mostriciattolo a voi più consona. Nel nostro caso abbiamo optato per una baby melanzana killer dall'espressione un pò rincretinita (della serie, che diamine sta succedendo qua intorno?).


TA- DAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN!

Ora che conoscete come le vostre tasche le malattie cerebrovascolari, dovete sapere che il metodo di studio appena descritto è anche il primo esempio di studio abilitante!! Fantastico, eh? Basterà esibire il vostro Munny impacchettato in modo natalizio in qualunque reparto di qualsiasi ospedale in Italia, e non solo vi verrà dato atto che siete in grado di gestire con successo il paziente con malattie cerebrovascolari, ma verrà anche dato per scontato che sappiate operarlo con successo a prescindere da tutte le controindicazioni all'intervento che possa avere, e sarete i primi operatori di ogni intervento evvai! In pratica vi ho spiegato il modo per diventare il personaggio interpretato da Patrick Dempsey in Grey's Anatomy, non so se vi è chiaro tutto questo.

Credo che a partire da questo momento inizierò a chiedermi come mai non abbia ancora ricevuto soldi da voi per questa soffiata miracolosa.


PS: sempre riguardo Fantacalcio, spero che il Metodo mi aiuti a capire quando è il momento giusto per mettere tra i titolari Konè e beccare un suo gol (cosa che, nonostante ne abbia segnati 50 nelle ultime 12 partite, ancora non mi è capitata). So che magari dovrei metterlo al posto di uno dei 400 giocatori della Roma che ho in rosa e che non mi segnano dall'amichevole infrasettimanale contro il Nettuno di metà Ottobre, ma è più forte di me: non riesco a smettere di dare ultime chances alla causa delle mie disgrazie fantacalcistiche.

lunedì 25 novembre 2013

That's baff folks (prima parte)

Oggi vi racconterò, anzi TI racconterò, povero pazzo lettore che ormai mi rimani solo e unico interlocutore in questi miei deliri e dolori, una vicenda prettamente confidenziale.

Si dice che nel 2005 la lobby dei produttori dei cartoni animati avesse deciso di incontrarsi in gran segreto nella cripta di Rennes-Le-Chateau per discutere di affari e disegnare qualche cazzetto rettiliano in santa pace. Si dice che, all'inizio dell'incontro, avessero tutti convenuto sulla bellezza impareggiabile delle serie d'animazione targate Rai tra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo millennio, tipo "Tommy e Oscar", "The Winx Club" e la versione disegnata di "Un medico in famiglia" (quella dove nonno Libero non è un evasore fiscale, Lenticchia non ha la psoriasi e compaiono animali parlanti che fanno stronzate colossali in ogni sacrosanta puntata): le prime ore della riunione effettivamente erano passate con vari commenti entusiastici su vari lavori di merda recentemente resi noti al grande pubblico, con menzione d'onore alla Croatia Film, casa di produzione che prima di essere finalmente condannata a morte per crimini contro l'umanità riuscì a mettere in commercio la satanica serie di "Lapitch il piccolo calzolaio", una porcata che contiene tutti i motivi per odiare ratti antropomorfi disegnati malissimo e per giunta frutto di plagio.
Prima c'era la lebbra, poi arrivò il colera... Infine venne il turno di Lapitch.
Ok, capisco che non è necessario infarcire la storia di topi operai del Partito Comunista; se vuoi conoscere qualcosa di più  su questo cartone ho inserito il link per la sigla d'apertura, così puoi pure focalizzare l'attenzione sul gruppo di tossici che il ratto si era fatto amico (http://www.youtube.com/watch?v=1LtbnpOoJsA).

Tornando alla storia, si dice che l'entusiasmo  avesse presto ceduto il posto alla preoccupazione, dopo che uno di loro (lo chiameremo Melchiorre, proprio come il compianto maestro del ratto) fece notare che tutta questa dose di fantasia deviata, mista al grande successo dei reality show e i programmi di intrattenimento pomeridiano, avrebbe reso la nuova generazione di bambini/teenager (ovvero la mia) una massa di apatici rincretini paragonabili a chi si fa di ketamina, e incapaci di compiere qualsiasi tipo di lavoro: ciò avrebbe portato al collasso dei sistemi economici occidentali, e arrivati a quel punto non ci sarebbero più stati governi disposti a passare di nascosto infiniti plichi di fogli dove scarabocchiare genitali di ogni forma e dimensione. A proposito, sai perchè un morto di fame come Lapitch indossava un paio di scarponi da cui scaturivano stelline di vari colori? Quei luccichii non erano altro che cristalli purissimi di ketamina  inalabile liberata dalle sue calzature-pusher: questa permetteva al ratto di vivere in uno stato di continua overdose e di dare il via a tutta la serie di reati che commetteva in ogni puntata, compresi attentati terroristici, deportazioni di dissidenti del villaggio nei campi di lavoro dei Monti Urali e omicidi sommari.

No, ti prego! Non te ne andare, solo tu mi sei rimasto... Non approfondirò più la questione "Lapitch", promesso, ma resta qua che ho ancora molte cose da dirti... Capisco quando mi dici che anche i vecchi e i pazzi hanno sempre un sacco di cose da dire, ma per comprendere perchè ti stia raccontando questa storia è bene che tu mi ascolti attentamente fino alla fine.

Questa prospettiva poco edificante a quanto pare aveva fatto preoccupare non poco i vari membri del concilio segreto, che smisero di disegnare cazzetti alieni e iniziarono a accusarsi a vicenda: c'era chi riteneva che la causa dell'imminente sciagura fosse tutta da imputare al rappresentante della Disney, reo di essersi fregato l'esemplare originale di Sacro Graal, averlo sostituito con una copia fasulla e averlo portato al sicuro nel deposito di Paperon De' Paperoni, altri si strappavano i capelli disperati perchè usare ambientazioni fantastiche per cavalcare l'onda del successo di "Harry Potter" e "Il signore degli anelli" era l'unico modo che conoscevano per continuare a trasmettere i messaggi subliminali a un numero soddisfacente di bambini...
Effettivamente si scoprì che il Graal esposto al centro della cripta aveva attaccato sotto la base del bicchiere un'etichetta "Made in Taiwan", ragion per cui l'affiliato rappresentante della Disney venne fatto prontamente fuori; la chiave di volta della questione fu però trovata da Melchiorre, che saggiamente fece notare quanto fosse inutile piangere sul latte versato, e che invece molto si poteva fare per l'immediato futuro: i marmocchi e i teenager di quegli anni ormai se li erano bruciati e sarebbero stati un peso incalcolabile per l'economia di tutte le nazioni occidentali, e questo era ancora più preoccupante se dava per vere le fosche previsioni per gli anni a venire che un suo amico del gruppo Bilderberg nonchè alieno e massone gli aveva confidato... C'era comunque ancora una speranza.
I minorenni di allora che non sapevano ancora camminare o non avevano coscienza di farsi la cacca addosso sarebbero stati istruiti secondo i dettami del Credo economico-finanziario alla ricerca del profitto più bieco, e lezioni sul come vendersi la propria famiglia, camuffate da innocui programmi di intrattenimento per bambini scemi, avrebbero plasmato le conoscenze del giovane individuo per renderlo in grado di badare agevolmente ai bisogni della generazione più grande, irrimediabilmente compromessa da trenini di Buona Domenica, topi del cazzo (giuro che non parlo di Lapitch, la storia dei cartoni animati è piena di personaggi topeschi penosi!) e superpoteri in mano a protagonisti rimbecilliti dal cuore d'oro: solo in questo modo non si sarebbero fatti trovare impreparati dalla crisi incombente.
Gli altri affiliati ascoltarono Melchiorre e finirono col condividere i suoi pensieri: venne stilato il programma da seguire, vennero chiamate grigie personalità prive di scrupoli (e di ogni forma di umorismo) dalle Borse più importanti del globo per preparare i vari take home message fondamentali per la crescita di ogni squalo della finanza under 9: ruba dal cestino delle offerte, spingi per il ripristino della schiavitù, abolisci ogni legame di sangue e di amicizia, festeggia la maggiore età bevendo il sangue dei tuoi genitori dai loro teschi... Beh, il resto della storia credo che tu la conosca già.

Sono sicuro che tu ti stia chiedendo come faccia a sapere tutte queste cose.
No, non vado dallo stesso spacciatore di Roberto Giacobbo: mi spiace dirtelo ma la tua ipotesi mi delude un pò, perchè in tal caso mi sarei sentito in dovere di parlare di Maya e del 21 Dicembre 2012, cosa che invece non ho mai fatto finora.
No, non sono Daniele Bossari.
No, non sono nemmeno nessun altro membro del cast di Mistero: per carità, mi piacerebbe essere Adam Kadmon, ma ho un linguaggio troppo poco esoterico per essere un figo da paura come lui.
No! Per l'ultima volta: non sono Sandra Milo!!!!!!!!

...
Non ti viene altro in mente, eh? Pensavo fosse tutto piuttosto chiaro, ma non posso più tirarmi ulteriormente indietro: la verità è che non ho alcuna fonte, e tutta questa vicenda me la sono bellamente inventata di sana pianta.
...
Ti prego, te lo dico per l'ultima volta, non dirmi di prendere gli antipsicotici perchè non ho proprio intenzione di farlo, e smettila di segnalare la pagina che ormai per tenerla aperta devo spendere fior di quattrini ogni settimana per potere vaneggiare online. Il punto è che avevi ragione a dubitare della bontà delle mie affermazioni, ma ti ho raccontato questo sproloquio per un motivo ben preciso: poche ore fa ho scoperto casualmente l'esistenza della nuova serie animata di uno dei miei cartoni preferiti di sempre... Beh, non mi sono trovato altra spiegazione plausibile se non questa per giustificare la messa in commercio di un prodotto così penoso.
Giustappunto ti voglio parlare di questa serie, nota da decenni per il suo essere dissacrante al punto giusto, tale da essere apprezzata da persone di ogni età.
Sto parlando di quella serie di cartoni con dei personaggi un pò tarrattatattattà, che se non erano così col cavolo che riuscivano a fare un film con uno dei più grandi campioni del basket di tutti i tempi, e che ora invece nel loro nuovo programma in onda su Boing sono così mosci che anche Fassino potrebbe fare parte della banda e non sfigurare in mezzo a loro.
Sto parlando di uno scempio che non mi so ancora spiegare.
Sto parlando di uno schifo che manco Lapitch a momenti...
Sto parlando di "The Looney Tunes Show".
                                                                                                                   Continua...

mercoledì 20 novembre 2013

Baffic moments #1

Oggi mi va di parlare per ipotesi.
Mettiamo che un gruppo di amici si trovi in un locale, dopo una cena penosa in un ristorante di cucina etnica specializzato in trasmissione di trichinellosi, neurocisticercosi e le altre malattie causate da vermazzi che infestano la carne cruda.
Mettiamo che un gruppo di amici si trovi in un locale, e si sia scolata 5 rum e pera nel giro di 20 minuti per festeggiare degnamente l'assunzione di uno di loro.
Mettiamo che un gruppo di amici si trovi in un locale, e che uno di loro dopo il quinto shot si ricordi che con sè ha uno zaino con  dentro due bottiglie di vino, 6 bicchieri e un cavatappi. Mettiamo che questo tipo abbia dei baffi.
Mettiamo che al tipo baffuto venga l'idea di stappare le bottiglie dentro il locale, e che un altro di loro, nonostante sia ubriaco marcio come tutti gli altri, consigli saggiamente al tipo baffuto di portarsi lo zaino in bagno per aprire le bottiglie e riempire i bicchieri di nascosto e poi tornare dal gruppo di amici.
Mettiamo che l'idea piaccia a tutto il gruppo di amici, e che il tipo baffuto si diriga barcollando in direzione del bagno con lo zaino sulla spalla.
Mettiamo che il tipo baffuto rimanga stupito dal fatto che il divano che si trova prima del bagno non sia occupato da nessun avventore del locale, e che gli venga l'idea di far spostare lì tutti i suoi amici per bere in comodità. Mettiamo che il tipo baffuto poggi lo zaino per estrarre una bottiglia di vino e, tenendola per il collo e trascinando lo zaino, ritorni sui suoi (incerti) passi dai suoi amici, attirando gli sguardi di molti presenti.
Mettiamo che il tipo baffuto esponga la sua idea all'ideatore del piano originale, e mettiamo che lo faccia in questo modo:

"Ehi, mi è venuta un'idea! Il divano è libero, quindi possiamo andare a sederci e bere là il vino che tanto non ci vede nessuno in quel punto. Allora?"

"Niente da fare... Tranquillo, non c'è alcun problema."

"Perchè?"

"Vedi, il punto è che ti hanno visto mentre prendevi il vino e tornavi con la bottiglia in mano verso di noi, quindi ora verrà la security e ci cacceranno dal locale." (il tutto detto con un aplomb encomiabile, che di sicuro non si vede in molti ubriachi)

Mettiamo che il tipo baffuto comprenda di avere combinato una stronzata e che rivolga lo sguardo verso un manipolo di persone vicino la cassa, e mettiamo che da loro si separi un energumeno che non sembra però ce l'abbia con il gruppo di amici, ragion per cui la speranza traina il tipo baffuto che riparte alla carica:

"Chi te lo dice che mi hanno visto? Dai, andiamo di là!"

Mettiamo che l'energumeno che sembrava non avercela con il gruppo di amici in verità ce l'abbia davvero con il gruppo di amici, e mettiamo che si avvicini a noi, scusate loro, e mettiamo che ci, scusate gli, proponga di bere la bottiglia fuori dal locale senza di lui. Mettiamo che al gruppo di amici l'idea piaccia subito e che il gruppo di amici esca dal locale e senza fare problemi, con una serenità esemplare.

Sempre ipoteticamente parlando, sono abbastanza convinto che il tipo baffuto, a distanza di 24 ore e 3 vomiti sincronizzati col resto della compagnia, stia ancora smaltendo una delle più grosse sbornie della sua vita.

lunedì 18 novembre 2013

Da un grande potere derivano delle grandi responbaffilità

Se potessi seguire la mia scala delle priorità vorrei parlare di ben altri argomenti in questo post, ma stasera ho approfittato del cinema a 3 Euro per vedere "Cattivissimo me 2": se fossi stato almeno un feticista di piedi virtuali smaltati di rosso avrei potuto trovare qualche lato positivo nella visione del film oltre i Minions che fanno stronzate e si fanno male (anche se si fanno molto meno male rispetto a quanto sperassi, nessuno di loro crepa per dire), ma purtroppo la mia podofobia non mi aiuta, senza contare che non risolverò mai il mistero di scoprire chi cavolo ha riso in sala a OGNI battuta del film per quasi due ore... So solo che ti trovavi nelle ultime file signorino, ma la tua risata non me la dimentico, e avendo almeno 20 anni non hai nemmeno scuse per ridere di bambine che aspettano ancora il menarca e a momenti si fanno il primo immigrato messicano di turno sulla pista da ballo: a tal riguardo premetto che solo chi ha visto il film sa di cosa sto parlando, e anche se chi l'ha visto non sappia di cosa sto parlando non si preoccupi perchè magari la mia mente ha già elaborato il ricordo inventando qualche particolare (in mezzo a piedi merdosi e rimandi positivi allo schiavismo, probabilmente non ci vede nulla di male nel mettere nel calderone un'altra delle cose che mi fanno irrimediabilmente schifo, ovvero bambini di 7 anni con interessi e comportamenti da sedicenni e che si ingropperebbero la qualunque se solo avessero un pisello).
In verità considerando altri film d'animazione che ho visto c'è di peggio, e comunque il mio parere negativo non importa perchè le mie riflessioni arrivano dopo che il film è stato già visto dal 90% dei miei lettori: nel caso particolare avessi un solo lettore, ovvero te, credo che un buon 90% di te abbia già visto questa menata, mentre il restante 10%, probabilmente i tuoi piedi smaltati di rosso, deve ancora vederlo... Per farla breve, non farglielo fare per quanto possibile.
"Ciao, sono un pollo, faccio cose da pollo e ciò fa di me la novità più entusiasmante di Cattivissimo me 2. "

Comunque prima di andare al cinema mi stavo mettendo la giacca nell'anticamera, e mi beavo della presenza di un ragno che da due settimane a questa parte mi porge il saluto e mi rivolge il suo affetto sbucando dall'anfratto dove sta ogni volta che sto uscendo o torno da casa: ormai è diventata un'abitudine darsi un'ultima sistemata vicino al portone d'ingresso, vedere che il tuo coinquilino a 8 zampe non si dimentica mai le buone maniere, pensare che per l'ennesima volta stai lasciando tuo fratello a casa in buone mani e poi uscire. è un ragno pure dotato di buon gusto, non avendomi mai consigliato di andare a cambiarmi scarpe o maglietta dopo avere visto in anteprima il mio look incredibile... Non parliamo poi di quanto sia puntuale nei lavoretti di casa: non mi preoccupo più di eventuali moscerini svolazzanti,  perchè tanto so che quello è compito suo e lo svolgerà nel migliore dei modi.
Sì insomma, mi beavo per l'ennesima volta di questa tradizione che andava consolidandosi giorno dopo giorno e avevo addirittura cullato l'idea di dargli un nome, non un nome qualsiasi eh, ma un nome da ragno vero, uno di quei nomi da ragno che appena lo senti se sei suo nemico tremi e ti fai la ragnatela addosso e se sei suo amico tiri un sospiro di sollievo e provi l'orgoglio di avere un amico ragno con quel nome: avevo pensato a Peter Parker, e forse un nome del genere avrebbe caricato di troppe responsabilità un ragno... Ma di sicuro non il mio amico aracnide! Contento di tutti questi pensieri ragneschi che mi passavano per la testa, mi ero convinto che presentare Peter a Bob fosse necessario, per cui gli ho detto (a Bob, non a Peter):
"Sai, ormai sono due settimane che ogni volta che sto per uscire incontro questo ragno sempre nel solito punto, guarda dove..."
Manco avevo finito di parlare, e Bob aveva dato un calcio al muro per spiaccicare il buon Peter Parker e risolvere il problema del ragno guardone.

Peter Parker e la sua triste vicenda mi hanno fatto ricordare che molte nostre scelte vengono spesso prese arbitrariamente, senza particolari motivi che le possano spiegare adeguatamente: a me stava simpatico quel ragno solo per averlo visto varie volte nello stesso punto a casa mia, mentre per mio fratello due secondi dopo avere scoperto la sua esistenza era un abusivo da fare fuori subito in quanto avente 4 arti in più del massimo consentito nella nostra dimora... Credo che valga lo stesso per le conoscenze che facciamo, o almeno è quello che succede a me: già dopo pochi secondi di dialogo con una persona appena conosciuta mi convinco che questa sia simpatica o da disprezzare, e tutto ciò che viene dopo lo tendo a considerare come conferma alla mia tesi (con sollievo perchè vuol dire che ci avevo visto giusto) o come un fattore capace di instillarmi il dubbio che forse qualcosa da salvare/biasimare nell'interlocutore c'è (capendo a malincuore che non potrò affidarmi senza qualche dubbio al potere del pregiudizio più turpe e sfrenato per definire quella persona)... Chissà a quante persone ho dato impulsivamente un calcio scambiandole per un ragnaccio quando invece il loro animo non si meritava un trattamento da scarafaggione del ghetto ma da nobile aracnide.

In ogni caso la triste verità è che comunque Peter non c'è più e dovrò farmene una ragione. Sei stato un buon amico e un buon consigliere, speravo che questo nostro rapporto continuasse almeno per il resto dell'inverno, però non preoccuparti per la famiglia perchè ai soldi e agli altri loro bisogni ci penserò io... Mi mancheranno le tue due paia di occhioni dolci che mi guardano di prima mattina, e cerca di non avercela con mio fratello: frena un momento, non ti sto dicendo che ti sia meritato questa fine, però nel Paradiso dei ragni fossi in te eviterei di ripetere lo scherzo delle ragnatele nelle scarpe del tuo coinquilino un'altra volta, tutto qui.

sabato 16 novembre 2013

I tuoi gusti musicali mi fanno un baffo


L'altra sera ero su Youtube, e mi beavo della riscoperta di alcuni successi di Matteo Renzi che, a cavallo tra anni '90 e 2000 (più o meno tra la partecipazione alla "Ruota della Fortuna" e l'elezione a sindaco di Firenze, tanto per intenderci), ebbe il merito di fare il frontman di uno dei più importanti gruppi franco-canadesi pop punk rottamatori degli ultimi 15000 anni: dopo tutti questi rimandi è impossibile non avere capito di chi sto parlando, assolutamente IMPOSSIBILE... Renzi, canadesi, facce da Burger King, ci siamo capiti no? Vabbè, la band in questione si chiama Simple Plan, e ci ha regalato veramente di tutto, comprese canzoni per cui li abbiamo ringraziati del pensiero ma andava bene lo stesso anche se non ce le regalavano.
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvdHdXmkyUIxDHRflGzyR8QJhkY73AZPiq_DcbQ7OjSGJ2B2FbHgjzUhdmydCuK2c618OGhNLASrgYZu6iTfanOivvrF3JhyphenhyphenXF3SuuyI5Pduh7_PcywWQLaVOV06UPGAI4ZHT-v5yzYK0/s1600/simple_plan_desktop_wallpaper_2-normal.jpg
"Come ho già spiegato in una strofa della versione italiana di "Jet lag", se fossi stato al posto della Cancellieri mi sarei dimesso... Ora scusate ma dobbiamo lavorare, saluti dalla Giunta e dallo skyline di Firenze con tanto di Ponte Vecchio sopra le nostre teste"

Grazie a loro esistono pezzi arrabbiati come "Welcome to my life" e "Shut up" e brani più allegri come "I'm just a kid", ma anche ballad strappalacrime come "Untitled" (se avete qualche dubbio vedetevi il video: incidente sotto la pioggia+ Renzi disperato+accompagnamento strumentale col pianoforte+fotogramma finale che allude agli effetti devastanti del lutto sulle persone che lo subiscono = dramma terribile con tanto di messaggi di cordoglio bipartisan), nonchè canzoni che parlano di salti come "Jump", featuring improbabili ma efficaci con Sean Paul e le 85 versioni di "Jet lag" (la mia preferita è quella in agrigentino, dove nel video si vedono cancellare il volo per Trapani perchè c'è il vulcano islandese che ha fatto di nuovo un gran casino e c'è polvere vulcanica ovunque nella troposfera).

Il punto, o problema che dir si voglia, è che a me i Simple Plan piacciono un sacco.

... Ok, lo capisco che prima di dire certe cose dovrei avere una migliore cognizione di causa di quello che mi può capitare dopo averle dette, tipo ingiurie, minacce e teste di cavallo sotto le coperte, e sono cosciente  del fatto che più che un gruppo pop punk sembrano 5 padri di famiglia travestiti da Green Day; d'altro canto, il loro cd "Still not getting any" è stato il mio primo album, le loro canzoni le ho sempre ascoltate con piacere, nel primo concerto in cui sono stato c'erano pure loro a suonare, e sono sicuro che siano i 5 migliori padri di famiglia della storia del pop punk, anche migliori di Travis Barker che faceva la crestona al figlio di tre anni e lo portava a puttane con lui.
Ciò che mi dispiace e mi porta a scrivere stasera è che farmi esplodere i pettorali in palestra sotto le note di "I'm just a kid" a 23 anni inizia ad essere un pò fuorviante: sono consapevole di essere ancora un giovincello festoso, ma non sono più di primissimo pelo, e per quanto possa fregarmene nel dire che sì cazzo, le canzoni dei Simple Plan non sono mai mancate nelle mie playlist, arriverà inevitabilmente il giorno in cui arriverò alla resa dei conti.

In particolare mi immagino due scene:
a) Ho convissuto con questa verità per anni senza particolari problemi non facendo nulla per nasconderla, ma un giorno mio figlio e un suo amico parlano dei loro gusti musicali, e mentre l'amico decanta le doti di De Andrè o, peggio, di Guccini, mio figlio mente dicendo che pure lui sente D'Andrea e Puccini, ma preferisce quel gruppo che sentiva ogni tanto suo padre mentre faceva esplodere i pettorali in salone, che non si ricorda bene come si chiama ma aveva fatto una canzone sulla gente che salta ed è contenta --> mio figlio diventa vittima di bullismo e si ammazza, sfatando il falso mito che i Simple Plan non fossero buoni manco a ispirare il suicidio in un qualunque teenager mediamente depresso.
b) Ho nascosto questa verità egregiamente fino ai 60 anni, e posso dire che nessuno lo sa, manco mia moglie che se l'è dimenticato e mio fratello che è diventato il sesto Simple Plan e mi ha promesso di mantenere il segreto: una mattina in cui sono particolarmente su di giri per avere fatto esplodere per l'ennesima volta i pettorali (di lì a pochi anni mi esploderà pure qualche coronaria probabilmente) ricevo un paziente della mia età, e cogliendo qualche segnale propizio mi lascio cullare dalla tentazione di potere parlare di nuovo con un mio coetaneo del mio antico feticcio: cedo alla tentazione --> il paziente tira fuori una picca siberiana di quelle descritte nel libro di Nicolai Lilin e mi accoltella, per fortuna non muoio ma la terribile voce si sparge e sono costretto a ritirarmi dalla mia professione e trasferirmi povero e pazzo nel Canada Francese,  l'unico posto al mondo dove le persone come me possono essere accettate condividendo il dolore scaturito dall'apprezzare i Simple Plan.

I Simple Plan non sono il mio gruppo preferito in assoluto, però cito loro e non altre band che preferisco perchè a differenza loro sono senza speranza... Quando parli con qualcuno e gli dici che tra i vari generi che ascolti apprezzi il punk rock, in particolare i blink 182, è difficile essere biasimati per vari motivi:  le loro canzoni sono molto orecchiabili, i testi dissacranti e i loro video musicali sono molto divertenti. Per i Simple Plan invece non è così: nel loro genere ci sono band più brave di loro, il loro appeal è scarso, ogni volta che hanno scalato le classifiche sembrava quasi lo facessero per caso e quando sono andato al loro concerto erano il gruppo che aveva legato meno col pubblico, e facevano battute in Italiano un pò ridicole... Eppure anche loro si impegnano a rinnovarsi cercando a ragione collaborazioni  con spacciatori giamaicani, e, nonostante non siano i migliori nella mia lista di artisti musicali, sono stati capaci di farmi amare la musica in un certo periodo della mia vita e darmi le stesse emozioni che poi mi hanno dato altri gruppi più seri: non è questione di dovere sempre ascoltare la stessa musica che ho iniziato ad ascoltare a 13 anni per questione di coerenza (anche perchè se così fosse avrei ancora un paio di canzoni di Povia sul pc pronte per essere ascoltate o, ancora peggio, tra 20 anni avrei condannato l'umanità ad avere una massa sterminata di madri super fan di Valerio Scanu), ma trovo triste che più passano gli anni più ci ritroviamo a fare revisionismo sui nostri gusti, che siano musicali o no, adattandoli in base al contesto in cui ci troviamo: è capitato a tutti avere un amico che magari non è la persona più sveglia e carismatica del mondo, ma è onesta e sai che il vostro rapporto di amicizia è sincero (chiamiamolo "amico Simple Plan"); ciononostante, preferisci avere la compagnia di altre persone che ti permettono di dare un tono più serio alla tua esistenza, ma che non ti permettono di avere un vero rapporto di amicizia perchè il legame non è dato dall'affetto, ma magari da un'ambizione condivisa (ecco gli "amici Guccini": in genere il nome può essere quello di un qualunque artista citato in un discorso non perchè piaccia veramente, ma perchè permette di darsi un tono durante una conversazione). Ecco, io non li voglio abbandonare i Simple Plan: preferisco accollarmi il rischio di menare sedicenni amanti del cantautorato più bieco e di finire in esilio, ma a meno che non facciano qualcosa di particolarmente terrificante, tipo un album di musica elettronica o un duetto con Miley Cyrus, continuerò a volergli bene con tutti i difetti e le mediocrità che si portano appresso.

PS: forse Matteo Renzi e Pierre Bouvier non si assomigliano così tanto, però l'immagine dei Simple Plan sotto il Ponte Vecchio mi piace troppo per ritrattare le mie opinioni pazzerelle: tra l'altro compare il nome un pò losco di un sito nella foto, quindi chissà, magari qualcuno soddisferà la propria curiosità e andrà a vedere di che si tratta (io ho un pò di paura a riguardo e quindi non lo farò)
PPS: la canzone dei salti, "Jump", esiste davvero, e leggendo su Google ho scoperto che per alcuni affronta la tematica del suicidio: se fosse così e rapportando il significato del testo al ritmo... Beh, bella stronzata, cari i miei Simple Plan! Ora ci penso un pò su, che magari mi rimangio tutto quello che ho detto di buono su voi disperati. http://www.youtube.com/watch?v=U4HWDq31L74

martedì 12 novembre 2013

Non dire baffo se non ce l'hai nel sacco

Cazzo.
Un blog non ha neanche il tempo di nascere e crogiolarsi su se stesso che già dopo un giorno deve fronteggiare una fase cruciale che rischia di compromettere il già fragile equilibrio da poco creatosi: il punto è che i prossimi articoli sanciranno se questo sia effettivamente un esperimento felice da continuare, o in alternativa una vaccata colossale che arriverò ad odiare dopo che l'iniziale e facile entusiasmo sarà svanito... E ciò dipende soprattutto da cosa e come scriverò! È bene sottolineare che non aggiornerò questo spazio per forza a intervalli regolari ma solo quando mi andrà: voglio che ogni articolo venga scritto con una motivazione realmente esistente perchè sono stato un teenager nei tempi in cui Messenger e i blog di Msn spadroneggiavano sovrani, e chi era con me sa di cosa parlo... Mentre aspettavo che mi crescessero i peli sul petto e mi esplodesse qualche brufolo di troppo, ho passato giornate intere a leggere elenchi infiniti e/o surreali aventi come temi robe tipo "Vi racconto chi ho salutato l'altra sera in discoteca", "Ho ricevuto in regalo dai miei genitori il motorino nuovo ma dopo due settimane l'ho schiantato contro un muro ma per fortuna non mi sono fatto nulla", "Fenomenologia dell'Isola dei Famosi", "Minacce di morte a chi fa i commenti anonimi sul mio blog", "Esperienze mostruose passabili di reato da nascondere a tutti i costi ma che invece racconterò online"... Sì insomma, quell'ammasso di ore sostanzioso oltre ogni vergogna non me lo ridarà indietro nessuno, ma almeno mi ha insegnato che ci sono alcune informazioni che non hanno alcun motivo di essere condivise, o interessano solo per carpire qualche informazione utile per il gossip o il ricatto (invece sapere quale persona è stata salutata 10 anni fa in discoteca dal mio amico è un'informazione che può tornare sempre utile nella vita, ma su questo credo che siamo tutti d'accordo quindi la mia è una puntualizzazione inutile): questo spazio non sarà una lista della spesa nè il mio diario segreto accessibile online, e cercherò di non usarlo come valvola di sfogo per lamentarmi della vita che mi sono scelto nè come cassa di risonanza per i miei successi inventati. Userò questo blog solo per:
1) Convincere i miei genitori a comprarmi un nuovo motorino, da infilare stavolta però sotto a un tir e rimanerci secco anch'io: prima dell'ultima derapata affiderò password e chiavi di casa a una persona di fiducia che vi saluterà con affetto a nome mio
2) Capire chi cazzo faceva i commenti anonimi sul mio blog di Msn e pestare quel gran pezzo di stronzo con gli interessi accumulati in questi ultimi anni
3) Rendervi partecipi della mia vittoria al Giro d'Italia e al Tour de France dell'anno prossimo con dei valori di Epo e GH che manco Mister Olympia si sognerebbe di avere da sobrio

lunedì 11 novembre 2013

Iniziamo a sbaffare come si deve

Credo che sia bene mettere un pò di cose in chiaro:
PUNTO 1: non parlerò dei miei baffi. Lo so, è una scelta opinabile, ma nella vita si scende già a troppi compromessi, quindi è inutile insistere in questo argomento.
PUNTO 2: ci tengo a precisare che, anche se scrivo sotto nickname e potrei essere chiunque, non sono Sandra Milo.
PUNTO 3: no sul serio, non stai leggendo il blog di Sandra Milo. No, nemmeno quello di Sandro Meyer. Sei su tutt'altra strada, mi spiace.
PUNTO 4: la vita mi ha insegnato che non sempre è facile esprimere nella maniera più sincera e appropriata il proprio punto di vista sulle cose quando parli con qualcuno, anche se questo qualcuno è un tuo amico e ti vuole bene. So bene che esistono degli ostacoli nella comunicazione interpersonale, e non so quanto dipendano dalla tecnologia e dal suo impatto sulle nostre vite, ma so bene che certe volte ciò che non riesci a dire a parole in maniera soddisfacente riesci invece a esporlo bene grazie a una tastiera: credo che riportare qui alcuni miei pensieri (in un modo leggermente e inevitabilmente autoreferenziale temo) abbia in tal senso una valenza positiva. Io spero che, scrivendo in questo blog in libertà, riesca a superare gli ostacoli che mi impediscono di esprimere al meglio dal vivo il mio punto di vista sugli eventi della vita. Ok, salverò anche i bambini dell'Africa se ci riesco.
PUNTO 5: no, non sono Fabio Volo; per certi versi sono più Fabio Volo di Sandra Milo, ma solo per ovvi motivi legati al mio cariotipo, e sono abbastanza sicuro che Sandra Milo non sia un trans quindi non tentate di fregarmi su questo punto.
PUNTO 6: la mia sintassi a volte è un pò sgrammaticata, i periodi delle mie frasi sono troppo lunghi, a volte il senso del discorso è un pò troppo criptico, uso troppe volte la parola "Sandra Milo"... Abbiate pazienza per questo, ma anche se non doveste averla non c'è nessun problema, siete liberi di non leggermi  (beh, a meno che non siate la mia ragazza o mio fratello, in tal caso mi spiace dirlo ma sono cazzi vostri).
PUNTO 7: credo che 10 punti suonino meglio di 6, ragion per cui penso proprio
PUNTO 8: che
PUNTO 9: farò
PUNTO 10: così.