sabato 19 dicembre 2015

Cosa ho imparato dall'Episodio VII di Guerre Stellari (parte I)

Il mio amore per "Guerre stellari" nasce una sera come tante degli anni '90 (non propriamente tanto tempo fa) in quel di Montecatini (quindi non in una galassia lontana lontana). 
I miei cari genitori, buoni come il pane, belli come il Sole, teneri quanto C1P8 e per fortuna simpatici in un modo diverso da Jar Jar Binks, avevano comprato un cofanetto contenente le videocassette della trilogia originale per vederlo tutti insieme in famiglia: dopo una cena di cui naturalmente non mi ricordo nulla,  io, mio fratello, mammina dolcina e papino bignettino ci spostammo dalla cucina al salone, dove si trovava la TV più bella della casa (che per gli standard attuali probabilmente equivale a un comodino) dotata di videoregistratore. Una persona imprecisata inserì quindi la VHS dell'episodio IV, e così iniziò il film: i primi 10 minuti, grazie a un tripudio di scritte gialle in movimento su un'inquadratura dello spazio profondo, disperati in procinto di morire con elmetti sproporzionati, droidi e pupazzoni poco credibili avevano catturato le attenzioni mie e di mio fratello con un'intensità paragonabile solo a quanto avevano fatto "Jurassic park" le avventure nel bosco dei 100 acri di Winnie the Pooh . La comparsa di Han Solo e di un pelouche di 2 metri aveva innalzato ulteriormente il livello della tensione; la successiva morte di un uomo con la testa di mosca era stato l'ennesimo evento difficilmente gestibile per un bambino di 7 anni che si stava sforzando di non lasciarsi andare a una crisi epilettica pregna di stupore. 
Ci fu però un momento in cui capii che non poteva essere solo adrenalina da smaltire ma qualcosa di più complesso, e questo momento per non dire innamoramento coincise con lo scambio di battute tra Han Solo e la principessa Leila subito dopo la liberazione di lei (suona come una ripetizione ma non lo è: uno è un nome proprio di persona, l'altro un pronome personale). In questa parte del film Luke Skywalker, Han Solo e Chewbacca tirano fuori dalla cella la principessa, ma  si sentono prossimi a soccombere ai numerosi assaltatori imperiali decisi a farli fuori: la principessa Leila decide quindi di prendere in mano la situazione aprendo una via di fuga attraverso delle condutture nelle quali si fiondano tutti e quattro. Queste condutture portano purtroppo a una sorta di stazione di stoccaggio dei rifiuti, e così Han Solo, a cui giustamente fa schifo sguazzare dentro un liquame indefinito che al confronto il Po è la sorgente Levissima, si incazza e dice:

"Complimenti principessa! Che puzza stupenda ci ha fatto scoprire!"

Questa battuta balorda mi fece fare delle grasse risate tali da indurmi in uno stato di trance in cui non facevo altro che pensare alla saga di "Guerre stellari" e a ogni singola scena dei suoi film: questo periodo è durato più o meno 3 anni, ovvero fino a quando i libri di JK Rowling e di Tolkien hanno permesso di arginare una passione altrimenti incontrollabile. Da bambino ero probabilmente drogato di "Guerre stellari", ma non sono convinto che sia stata una cosa  negativa: il rapido susseguirsi di eventi, con combattimenti e inseguimenti adrenalinici alternati a battute irresistibili e cazzatone inaudite, divertiva oltre ogni dire me e mio fratello, che continuavamo a sbrigare i nostri affari da bambini e che ogni tanto indossavamo i panni dei Padawan pronti a imparare come usare la spada laser, farsi amici degli orsacchiotti di pelouches, credere fermamente nei propri sani ideali e baciare sorelle gemelle senza poi avere il bisogno di dovere andare dallo psicanalista... Eh sì, tengo un sacco di ricordi piacevoli della mia infanzia legati a "Guerre stellari".


Max Rebo (aka il pupazzone con le pieghe di plastica evidenti oltre ogni buon senso  che si vede nell'immagine) ha un posto speciale nel mio cuore, tanto che io e mio fratello gli abbiamo dedicato pure una pagina facebook in decomposizione: https://www.facebook.com/elefantinocatanese/

Quando ho sentito che sarebbe uscito un nuovo episodio della saga, ero piuttosto scettico sulla capacità di ricreare quel divertimento puro e genuino che per esempio provavo nel vedere esplodere i Tie Fighter o nel vedere schiantare il pilota ciccione dello X-Wing, o ancora nello scrutare in secondo piano qualche attore truccato malissimo con vestiti improbabili da alieno: del resto la saga di "Guerre stellari" è diventata con il passare degli anni una enorme macchina mangiasoldi, ed ero sicuro che l'intrattenimento dato dalla trilogia originale non sarebbe stato garantito dai nuovi film, che tra l'altro sarebbero stati supervisionati non più da George Lucas ma da coloro che curavano l'immagine di Pimpi, Tigro, Tappo e quel deficiente di Christopher Robin. Insomma, non mi aspettavo granchè, se non due ore di product placement con qualche cameo di Topolino e altre stronzate sottotono di questo tipo. 

Per fortuna mi sbagliavo.

CAZZO CHE BOTTA! Potrei dire che sono state adottate delle strategie un po' ruffiane per catturare il consenso del pubblico, e qualche stronzata nella trama non manca di sicuro. Se devo però essere sincero di questi aspetti non me ne frega nulla, visto che in me prevale un altro sentimento: lo spaesamento nel ritrovarsi di nuovo esaltatissimo e col fiato sospeso al pensiero di combattimenti tra astronavi, pupazzoni parlanti (stavolta fatti decisamente meglio, ma non so se questo sia decisamente un bene) e momenti trash di rara potenza. 

Per questi motivi non posso che dare l'addio al sottoscritto inteso come dott. Baffo Baffi, dato che la mia capacità di studiare e lavorare è del tutto compromessa per i prossimi 2 anni almeno. Diamo quindi il bentornato alla mentalità di quel bambino di 7 anni che ancora non sapeva allacciarsi le scarpe e che non avrebbe fatto altro che vedere film di "Guerre stellari": che il rincoglionimento abbia di nuovo inizio!!!!!!!!!


PS: mamma, se mi stai leggendo, sappi che il metodo delle orecchie di coniglio non lo so fare: se intanto giro le stringhe intorno alle caviglie e le incastro dentro le scarpe finchè non ci rivediamo, me le puoi allacciare tu per favore? 

PPS: davvero mamma, mi spiace tantissimo per questa cosa, cercherò di rimettermi in carreggiata il prima possibile, però pensa positivo: almeno a 7 anni sapevo già farmi il bidet, quindi per quello non ho bisogno di aiuto, grazie lo stesso mammina cuoricina!

PPS; la seconda parte di questo post quando verrà pubblicata sarà piena zeppa di spoiler trattati nella maniera più ignobile possibile, quindi se non avete ancora visto il film vi consiglio di stare alla larga da questo blockbuster di visualizzazioni del web.


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