lunedì 12 gennaio 2015

Meno male che si basano sui giornali e non su facebook sennò il Presidente Napolitano mi avrebbe già smitragliato contro

Quando si parla di Catari o Albigesi si definisce un gruppo di eretici vissuti durante il Basso Medioevo nella Francia meridionale. Secondo il Catarismo, il Dio dell'Antico Testamento è malvagio; si riconosce una concezione dualistica delle forze che tentano di dominare le anime degli uomini, Dio da una parte e il Male con il Rex Mundi dall'altra. Lo stesso mondo in cui viviamo è dominato dal diavolo, per cui c'è bisogno di vivere secondo castità (per non generare altri figli/schiavi del Male), umiltà e povertà (per non lasciarsi vincere dalle tentazioni di un mondo diabolico).
Dopo vari richiami e trattative infruttuose culminate con l'omicidio del legato papale, nel 1209 papa Innocenzo III indisse una Crociata contro gli Albigesi, che si concluse con la sconfitta degli eretici e la messa a rogo dei superstiti non abiuri.

La Crociata contro gli Albigesi assume in questi giorni una valenza interessante per almeno due motivi :
1. La Chiesa cattolica non indice più Crociate nè inquisisce gli eretici con l'ausilio di vergini di Norimberga, fruste e supplizi dell'acqua: almeno, non mi pare che sia stato riservato questo trattamento a monsignor Milingo... E nemmeno alle persone che conosco con una concezione della divinità quantomeno peculiare!
2. Considerando la contrapposizione manichea tra Bene e Male presente nel Catarismo, sembra quasi che lo sterminio di questo movimento sia avvenuto per una mera questione di percentuali: bastava pensare a un Dio onnipotente e a una malvagità meno diffusa, e con un pò di sofismi e supercazzole sulle altre credenze catare non riconosciute da Roma magari la pellaccia era salva.

Da cittadino italiano del XXI° secolo potrei vedere la Crociata contro gli Albigesi come un eccidio programmato, e lo potrei condannare auspicando che eventi simili non capitino mai più in nome della libertà di credo. D'altro canto, come commentare degli avvenimenti accaduti 800 anni fa con una mentalità tanto diversa dalla loro? Non credo che gli eretici fossero visti dai Cristiani tanto diversamente da come avrebbero potuto vedere un branco di demoni, inoltre alcune credenze catare erano veramente assurde e insensate anche ai nostri occhi: pratiche di mortificazione della carne venivano attuate anche dai bambini, che a quei tempi sono sicuro che non avessero nulla di cui pentirsi, semplicemente perchè ancora non usavano facebook nè Youtube.


Quello che è successo è  il frutto di azioni e reazioni tipiche degli uomini di quel periodo, che si facevano muovere da valori invariabilmente diversi da quelli che muovono noi: se poi si pensa che gli ideali sono diversi da persona a persona, si capisce che è difficile riuscire a codificare il concetto di "azione giusta" in maniera assoluta. Distruggere un movimento ereticale in ascesa era ampiamente giustificato nel XIII° secolo (basti pensare all'importanza della stabilità politica in una regione strategica e economicamente prospera), non oggi. Cari lettore, potete quindi stare  tranquilli: anche se pensate che Lory Del Santo sia un angelo del Paradiso, credo che Papa Francesco non esorterà la Cristianità a tirarvi fuori da casa mentre vedete in tv l'Eredità e a darvi fuoco!

Per questi motivi commentare le vicende storiche facendo riferimento a valori personali è divertente ma fine a se stesso: si possono trovare plurime chiavi di lettura ma, per quanto originali siano, la sequenza degli eventi non cambia (e soprattutto diventa un esercizio non troppo diverso da quello di commentare i vizi della nostra classe politica, tanto per fare un esempio).


In questi giorni abbiamo commentato e ricommentato i bruttissimi momenti che ha dovuto fronteggiare la Francia, e stiamo assistendo a un fenomeno quantomeno curioso: l'attacco terroristico alla redazione di "Charlie Hebdo" ha elevato un gruppo di disegnatori dissacranti al rango di paladini della libertà di espressione.
Io non conoscevo le vignette satiriche di questo periodico: non avendo mai sfogliato le pagine della rivista e non parlando il francese, e leggendo alcune esternazioni su fb mi sono fatto l'idea che fosse una sorta di Vernacoliere ancora più blasfemo e un po' più impegnato... D'altro canto io il Vernacoliere l'ho letto solo una volta quando avevo 14 anni, mentre per il resto della mia vita mi sono gustato solo i divertentissimi quanto sboccati titoli...

Vabbè, io la mia verità ve la racconto: non so che cazzo pensare di questa rivista francese, nonchè dei suoi disegnatori e dei suoi editori. Non so che persone siano state nè so quanto delle loro opere sia da attribuire a irriverenza, pregiudizio, odio, scherno, blasfemia. Non so se avessero delle linee editoriali, o al contrario si sono sempre permessi di toccare i nervi scoperti del malcostume, delle incongruenze e del degrado. 
Se davvero di libertà di espressione estrema si è trattato e non di altro, immagino che, in questo mare di retorica, i disegnatori ammazzati brutalmente avrebbero ridicolizzato la loro stessa uccisione con una delle loro vignette.
Ma cosa importa? Il loro ruolo è stato ormai trasfigurato, e la loro morte viene adesso vista come un sacrificio in nome degli ideali europei: un'opinione in più o in meno non cambia la destinazione dell'hashtag "Je suis Charlie".

A pensarci bene, cosa è cambiato?

Nell'Europa del XIII° secolo l'eresia era punita con la morte, 800 anni dopo le cose sono cambiate e puoi credere anche al pastafarianesimo o lasciarti andare all'idolatria dei Lego: nessuno ti ammazzerà. Nell'Europa del XIII° secolo non si poteva dire tutto quello che si pensava, perchè dichiarare il più nobile degli intenti poteva comunque arrecare dei danni gravissimi a te e a chi ti stava più a cuore: per quanto bassi fossero i tassi di abusivismo edilizio e di occupazione, l'Europa del XIII° secolo non era un porto franco dove il rispetto per le idee altrui veniva accettato da tutti. 

Nell'Europa di oggi questo concetto, seppur magari ridimensionato, vale ancora.

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