mercoledì 4 febbraio 2015

Giorni non facili

Questi non sono stati giorni facili per me. La spiegazione potrebbe sembrare difficile da trovare, almeno all'apparenza: effettivamente, ci sono vari motivi per cui dovrei essere di buon umore:
  1. In queste ultime due settimane ho visto molte persone a cui tengo molto, e con loro ho vissuto dei momenti di quieta felicità, cosa che per uno studente universitario in periodo di esami non è poi così semplice... Ma niente, questi non sono stati giorni facili per me comunque: con questo andazzo, morire solo, povero e pazzo è una situazione probabile.
  2. Il magico Palermo ha vinto col piglio da grande squadra una partita tosta iniziata nel peggiore dei modi, confermando di essere una delle migliori compagini del campionato; rivedere lo spirito combattivo che mancava dai tempi di Delio Rossi è veramente fantastico... Ma no, questi non sono stati giorni facili per me, quindi pure la passione calcistica è passata in secondo piano e non ha migliorato il mio umore.
  3. Ho dato il settantacinquesimo esame della mia carriera universitaria. Vedere che mi restano solo altri quarantasette esami mi infonde speranza perchè vuol dire che ci sono quasi; se devo essere sincero non so cosa succederà dopo la laurea, visto che l'atrofia muscolare legata alla carenza di movimento mi obbliga a girare in carrozzina e la balbuzie è diventata così grave che è impossibile parlare e mi esprimo solamente con la scrittura. In ogni caso vivo in funzione del grande giorno, quando dopo la proclamazione riceverò la tanto agognata iniezione letale o il colpo di fucile sulla nuca. Ricordo però che questi non sono stati giorni facili per me, ragion per cui tutte queste belle speranze sono passate in secondo piano.
  4. L'America l'America, Bobbe Malle Bobbe Malle, aveva tutta la piantagiona, aveva tutta la casa verde, oh-yo-yo, zip-zip-zip, Bobbi Bobbi Roberto Roberto, un joint è uno spinello, abbillò tutto molto bello. Questi non sono stati giorni facili per me, quindi la regina elisabetta e il primo nome dei bitols i blaia
La mia profonda amarezza è legata all'elezione del Presidente della Repubblica, e in particolare alle aspettative che riponevo su Giancarlo Magalli. È proprio una stronzata da dire, ma a furia del lavaggio del cervello a cui ci siamo sottoposti tutti quanti e che ci ha portato a identificare nel conduttore de "I fatti vostri" un idolo indiscusso, io mi ero immaginato un epilogo degno per l'intera vicenda, con tanti voti buttati a suo favore. Invece, il nome che doveva raccogliere l'eredità dei vari "Maradona", "Sabrina Ferilli", "Topo Gigio" e che aspirava a essere scandito più e più volte dalla Boldrini per la gioia nostra, di Adriana Volpe e di Paolo Fox, si è visto assegnare un solo voto.

Quando l'ho saputo, ho provato dapprima pietà per il povero Magalli, e ho pensato a quanto bisogna essere stronzi nello scegliere come candidati robe come "Ezio Greggio", "Topo Gigio", nonchè quanto bisogna essere Razzi nel votarsi da soli; in seguito, ho provato un profondo scoramento perchè il solo avere sperato che alla guida dello Stato ci fosse Magalli, uno che la mattina per lavoro fa giochi a premi con settantenni ipoacusici e intervista disperati random con problemi a caso, mi lascia presagire che ho completamente il cervello in pappa.

A mia parziale discolpa, è difficile in questi anni dare il giusto valore alle notizie. Grazie al web qualunque tipo di informazione è facilmente fruibile, e la sua importanza è legata non tanto al tema trattato, ma al numero di visualizzazioni e condivisioni che genera l'argomento: anzichè scrivere questo post, potrei benissimo mettermi a leggere qualche nozione interessante su Wikipedia, oppure cercare un puccioso articolo del Corriere: http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/15_febbraio_04/atchoum-gatto-peloso-fenomeno-rete-425ce954-ac4f-11e4-88df-4d6b5785fffa.shtml
Infatti, a differenza di quanto avvenga per esempio per le pubblicazioni scientifiche, all'interno di un sito web di informazione si passa dalla politica a Belen, dal calcio agli eventi culturali in programma con una facilità disarmante, spaventosa: cosa è realmente importante al giorno d'oggi? Non può ridursi a una sola questione di gusti il valore di una notizia.

Con questi presupposti, tutte le interviste a Magalli di questi ultimi giorni hanno generato delle aspettative nei suoi confronti che non sono in alcun modo giustificate dalla realtà dei fatti. Se anche trollare finisce col diventare una cosa da prendere sul serio, vuol dire che siamo arrivati a dei livelli preoccupanti di deficit cognitivo... Fortuna ha voluto che lo stesso Magalli, dopo la prima votazione e i primi commenti riguardanti il suo fantomatico flop, abbia fatto un finto discorso di insediamento, degna conclusione di un atto goliardico eccezionale che ha riportato la vicenda alla dimensione che le competeva.

Tutto questo mi ha insegnato per la trecentosessantaseiesima volta che, per quanto possa essere insensibile al fascino del gatto Atchoum o del gossip, anch'io come tutti gli altri tendo a dare importanza a minchiate che mi fanno trascurare cose più importanti: nel mio caso, se da un lato non mi sono perso un'intervista del mio simpatico beniamino sovrappeso, d'altro canto dei candidati reali al Quirinale non mi sono informato quanto avrei potuto... Ed è così che si perde la bussola.

Sprecare il proprio tempo in minchiate diventa una disgrazia nel momento in cui non si riconosce più la minchiata come tale ma come qualcosa di più, e questa storia ne è un lampante esempio. Per fortuna, in questi giorni alcuni miei amici toscani che suonano insieme da 8 anni, i Piqued Jacks, hanno lanciato il loro ultimo disco. Loro secondo me sono davvero bravissimi e danno l'impressione di curare al dettaglio ogni pezzo per creare un'atmosfera speciale grazie alle loro canzoni; non vanno in TV nè fanno interviste a Visto o a Di Più, nonostante la loro esperienza musicale sia stata fin qui molto interessante e abbiano pure suonato all'estero: probabilmente in questi giorni leggendo il sito del Corriere non troverò articoli dedicati a loro, e sono abbastanza convinto che sui rotocalchi Francesco non venga considerato quanto Emma Marrone o il gossip non si interessi di Andrea come fa con Valerio Scanu... Beh, questo non è importante: la sensazione di sentire musica vera ce l'ho quando ascolto "Reign of clouds", non "Tappeto di fragole" dei Modà, e il mio tempo è decisamente ben speso a sentire i loro pezzi (se vi va di sentire le loro canzoni questo è il link http://piquedjacks.bandcamp.com/album/climb-like-ivy-does)...

... Peccato che non sia sempre così semplice dare il giusto valore a quello che facciamo e sentiamo. Cercherò di evitare nuovi sbandamenti idioti, ma adesso vi devo salutare perché ho da fare: ci sono video di Diprè e di animali domestici che fanno cose stupide ad aspettarmi per le prossime quindici ore.

2 commenti:

  1. fantastico! E adesso trovami una foto della brembilla insieme al gatto con ipertricosi.

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    1. Eheh pensavo che il connubio "cani-centrodestra" ha già assorbito la mia attenzione in due post diversi (l'altro era quello dedicato al sito di Dudù); se sapessi farlo creerei un'etichetta ad hoc!

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