Tutti questi hashtag dedicati al cibo che fanno da didascalia a piatti in apparenza appetitosi mi danno sui nervi: mi agito ancora di più se penso che il mago dei fornelli della situazione possa essere in realtà un edulcoratore in canottiera capace di fotografare la pietanza da una posizione che non tradisca la presenza di schifezze incrostate sulla tovaglia, sacchetti della spazzatura attaccati alle sedie e piante morte sul sottofondo... Il che sarebbe, del resto, una situazione del tutto comparabile a quella mia se decidessi di fare un #instaporn dell'uovo strapazzato servito su piatto di plastica della Pam aka la mia cena.
EHEH! Scherzone! Suvvia, naturalmente scherzo: non sono negato in cucina, anzi! I miei cavalli da battaglia li ho, e sappiate che sono tanti, ma diciamo che se non ci sono ospiti o il deficit vitaminico di mio fratello non raggiunge valori particolarmente gravi non sono uno che si lascia assorbire molto del suo tempo dalla cucina, senza contare che non mi interesso della scenografia dei piatti che cucino: ecco, diciamo che non ho problemi ad abbellire le mie creazioni, sostanzialmente perchè non mi interessa mostrarle agli altri solo per ricevere futili apprezzamenti. In breve sono molto bravo, ma non sono interessato a mostrarlo a chiunque, solo ai miei amici più cari.
Sì insomma, tutto ciò mi rende nervoso perchè questo esibizionismo è una mera stronzata.
Ma dai, che ridicoli! Sono solo foto a ammassi di robe morte immortalate giusto poche ore prima che transitino il colon-retto!
Queste foto sono il simbolo della società in cui viviamo, votata all'apparenza fino all'ultimo, e le persone che le scattano mi fanno solo pena.
... No, non ce la faccio più, adesso basta.
MA DICO IO, CHI DOVREI MAI RIUSCIRE A PRENDERE IN GIRO CON LE MIE BUGIE? VE LO DICO IO: NESSUNO!!! Anch'io voglio ricevere i "mi piace" per le feci in fieri! Questo mio odio probabilmente ha sfruttato gli stessi passaggi logici propri di chi si dimostra un bieco omofobo ma in realtà vorrebbe saltare addosso a Solange o farsi trapanare da Mandingo, e per questo motivo non cadrò più in fallo (e per cadere in fallo intendo cadere in errore, non inciampare sull'organo genitale di Solange nè su quello di Mandingo, voglio che non cadiate col fallo di fuori pure voi insomma). C'è un fascino perverso emanato dal cibo dopato e truccato come solo una mamma delle baby reginette di bellezza saprebbe coltivare, e io a questo fascino perverso non sono di certo immune, soprattutto ora che mi stanno cadendo i denti per lo scorbuto e ho bisogno più che mai di variare la mia dieta se voglio continuare a vivere: evidentemente avere il solo Instagram garantisce ritmi forsennati ai fornelli e un frigo sempre colmo di ingredienti molto vari tra loro, e di questo ho assoluto bisogno. Bene, per questi motivi mi prenderò questa settimana per rendere il favore a tutti quelli che mi hanno inondato di #instafood del cazzo, e chissà se dalle mie prelibatezze non vi venga qualche spunto per nuove squisite leccornie... Sì, insomma, tirate fuori i taccuini! E, se possibile, portatemi qualche sacco dell'umido a casa, che magari c'è qualche ingrediente segreto capace di farmi fare jackpot nella slot machine del gusto.
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